Oakmood è uno degli street artist che ha partecipato a BUNKER WALLS - Street Art inside the cave, un progetto di graffiti all’interno del rifugio antiaereo di via Fago a Bolzano.
Ciao Oakmood, come sei arrivato qui in questo rifugio antiaereo a dipingere?
Negli ultimi due anni mi sono dedicato molto alla mia passione per il disegno. Piano piano ho iniziato a scoprire i diversi materiali, i colori, gli spray, il disegno digitale. Quando inizi a disegnare, come per tutte le passioni, hai voglia di crescere, di lavorare su superfici più grandi. Ho iniziato così a conoscere altre persone che condividevano la mia stessa passione. Il mio primo graffito l’ho realizzato con Egeon e tramite lui ho conosciuto Riccardo di Volontarius che mi ha invitato a far parte del progetto Murarte.Quando mi ha proposto di partecipare a Bunker Walls ero entusiasta. Questo luogo è affascinante! Ero contentissimo di partecipare perché avevo voglia di fare un muro, di portare la mia passione su grandi superfici. Farlo qui è ancora più particolare che farlo su un muro in una strada di periferia.
Cosa hai pensato quando ti hanno proposto di lavorare in un luogo storico come questo?
All’inizio ero molto agitato, ma allo stesso tempo molto motivato.Entrare qui dentro, calpestare il posto dove sono successi fatti molto importanti della nostra Storia, pensare al periodo della guerra passato qui dentro, ai soldati… fa un certo effetto.La sensazione che ti arriva addosso quando entri qui è di ghiaccio, di malinconica. Poi, poco a poco, ti abitui. Mi sono immerso talmente tanto nella pittura che mi sono sentito presto a mio agio qui dentro.
Parliamo della tua opera.
Da dove arriva l’ispirazione?
Ho preso spunto dal mito del vaso di Pandora. Ho metaforicamente svuotato il vaso di Pandora e tenuto solo la speranza, rappresentata dal cuore verde del mio dipinto. Uno dei concetti che ho voluto rappresentare è quello del viaggio. Viaggio come metafora della vita. Il personaggio dell’opera sta scoprendo il suo futuro: si trova nel buio della vita e deve farsi luce per capire dove andare.
Che cos’è per te la Memoria?
È la base per migliorare qualsiasi aspetto di noi stessi. Ricordare come sono andati i fatti per imparare quali sono state le cose positive e quali sono state le cose negative.C’è un collegamento con la mia opera. Lui si lascia alle spalle tutto questo nero e con la speranza va avanti.
Foto di Samira Mosca
Intervista di Veronica Tonidandel